Un metodo di guarigione alternativo ha aiutato Martina a superare il suo incidente.
Investita dal treno – per Martina un incubo diventa realtà. Ecco com’è riuscita a superare il trauma.
Appena Martina sente il rumore di un treno che si avvicina, risalgono alla superficie le immagini che vorrebbe dimenticare: la luce lampeggiante dell’ambulanza, il nervoso agitarsi delle forze di soccorso ed il volto di suo padre coperto di sangue.
È il primo giugno. La 37enne lascia il suo paese di residenza Lindow in Brandenburgo con suo padre per andare a prendere i figli a Herzberg, località distante circa 16 chilometri. Conosce bene il percorso ed anche il passaggio a livello senza sbarra, poco dopo una curva. Questa volta però quel passaggio gli è quasi fatale. “Come sempre ho guardato a destra e sinistra ma stavolta più per riflesso che con attenzione. Improvvisamente ho visto qualcosa di rosso con la coda dell’occhio.“ Frazioni di secondo dopo … un frastuono. Il treno prende in pieno la macchina trascinandola con sé per trenta metri. Freni che cigolano, vetri che s’infrangono. Poi un silenzio di tomba. Quando Martina apre gli occhi, vede il parabrezza spaccato, uomini che maneggiano grosse pinze e suo padre incastrato tra parti di metallo insanguinate. Entrambi vengono portati in ospedale d’urgenza. Martina se la cava con alcune ferite da taglio. Il padre invece ha parecchie ossa rotte. “Il suo viso era così gonfio che non riusciva più ad aprire gli occhi. Fu terribile.”
Da quel momento Martina non riuscì più a mettersi al volante. “Appena mi avvicinavo alla portiera mi girava la testa. I sintomi erano tachicardia, sudorazione eccessiva e mancanza di respiro. Grosso problema, poiché abito in campagna e ho bisogno di usare la macchina.”
La paura s’impadronì di Martina per mesi interi fino a quando sua sorella le parlò della terapia dei campi energetici, che è in grado di alleviare paure picchiettando determinati punti. “Sembra magia vodoo” pensò Martina. E sicuramente la cassa malata non paga i 70 € a seduta. D’altro canto: forse riuscirei a vivere una vita normale e non dovrei stare sempre nel panico di non riuscire a portare i miei figli in ospedale in caso di emergenza.“
Così la mamma di tre figli si rivolse ad Andrea Christiansen (www.eft-christiansen.de). “Sotto la nostra pelle scorrono dei percorsi di energia molto importanti,” spiega la naturopata. Se il flusso energetico è bloccato, possono nascere blocchi emotivi“. Inoltre il picchettamento di determinati punti energetici guida emozioni negative in una direzione positiva”. Anche se ho paura di guidare, mi amo e mi accetto completamente” continuava a ripetere Martina, mentre Andrea Christiansen pichiettava i punti energetici. Dopo tre sedute Martina si sedette in macchinacon la naturopata. E partì! “Le mie mani tremavano e quando arrivò una macchina da destra, andai in panico e spinsi il freno. Riuscì comunque ad andare avanti, chilometro dopo chilometro la mia sicurezza aumentava. Sicuramente non sarei riuscita a gestire la mia paura così rapidamente seguendo una normale psicoterapia”, crede Martina. E poi riuscì a fare una cosa che nessuno avrebbe creduto possibile: attraversò i binari del treno. “I miei figli sono orgogliosi che io sia riuscita a superare la mia paura. E adesso posso guidare in caso di emergenza – una bella sensazione.”
Articolo pubblicato su Alles für die Frau – rubrica Report, ottobre 2010.
link originale: http://www.eft-dach.org/images/stories/artikel/artikel_okt_08_allesf%FCrdiefrau.pdf