Non aprite quella porta, perché è un portone…
Era da molto tempo che sentivo la necessità di aprire quella porta dentro di me.
Ci avevo provato qualche volta da sola, con l’aiuto di meditazioni e EFT ma arrivavo ad un punto, poi mi bloccavo, o meglio poi rientravo nel mio mentale (quando mi accade ciò, significa che qualcosa di particolarmente “pesante” mi attende al di là).
Nell’ultimo periodo però i segnali erano davvero tanti: sia negli altri che mi riflettevano questo tema e in me stessa, che percepiva di essere ad un passo ma che…. non trovava il coraggio, la forza, l’occasione? Mah …Paura? Probabilmente si; non di portare alla luce, bensì di abbandonare, lasciar andare, qualcosa che mi aveva tenuto compagnia per molti, molti anni e in certi casi sostenuta… in fondo una MIA creazione interiore.
Fino a che, qualche tempo fa, un caro Amico, una di quelle persone che quando parli ti guarda sempre negli occhi, riuscendo a comprendere le tue parole e le tue emozioni ed anche tutte le sfumature fra esse, mi dice: “Laura, ti andrebbe di lavorare insieme su questo tuo tema?” (lavorare, in questo caso, significa tante cose come affrontare/vedere/entrare/riconoscere/rispettare/accogliere/ considerare…).
Immediatamente, con grande entusiasmo, ho risposto “Si, certo! Grazie”. ”Allora, quando vuoi chiamami che ci mettiamo d’accordo “.
Nei giorni successivi mi sentivo davvero entusiasta: finalmente potevo aprire quella porta con il sostegno di una persona amica ed esperta (è un operatore olistico, Trainer di tecniche energetiche ). Inoltre questa possibilità mi era stata offerta spontaneamente, non avevo chiesto io il suo aiuto (almeno non in modo apparente) … semplicemente fantastico!! Come poteva essere meglio di così!!
Non posso nascondere che provassi un po’ di timore il giorno in cui ci siamo visti, ma la curiosità e il desiderio di provare a comprendere una zona d’ombra di me stessa, erano così forti che dopo aver fatto un giro di EFT (sulla sensazione di timore) mi sentivo pronta, fiduciosa e serena… anche perché accanto a me c’era lui, Stefano Grassini.
La sessione è stata intensa, a tratti molto dolorosa. Un fiume in piena che finalmente trovava modo di esondare… momenti vissuti e dimenticati in tanti angoli dentro me.
Emozioni riemerse che mi spaccavano il cuore, l’anima, il corpo… ma finalmente, in quel momento stavo “riconoscendo” , onorando la loro presenza, il loro valore, il loro esserci.
Stefano, con molta dolcezza ma anche una buona dose di determinazione (soprattutto nei confronti del mio “sempre molto presente” mentale), mi ha accompagnata in questi passi: riconoscimento, accettazione e lasciar fluire ciò che necessitava di essere lasciato andare…
Al termine un senso di profonda leggerezza, gioia e anche una sana risata; abbraccio il mio Coach, lo ringrazio di cuore e ringrazio anche me stessa … per volermi così bene e aver scelto di aprire quella porta (che col senno di poi, era un portone!).
Tutto da quel momento ha assunto un altro sapore, un’altra Prospettiva… si, finalmente la mia!
Grazie
Laura Bersellini
esperta di EFT, relatrice all’EFTwebcamp e collaboratrice di Formazione e Crescita